Quante volte ci ritroviamo a pensare:
“non riesco a mettermi a dieta”
“non riesco a fare la dieta”
“non so da che parte cominciare, non so fare la dieta,ho bisogno di aiuto per dimagrire”
“voglio dimagrire,come fare? non riesco a stare a dieta”
“come si fa a convincersi a dimagrire? Mettersi in testa che bisogna in qualche modo perdere peso, che ci sono svariati motivi per dimagrire, avere una linea guida e finalmente riuscire a mettersi a dieta?”
“aiuto voglio dimagrire ma non ho proprio la testa. Come faccio a trovare la motivazione per dimagrire per riuscire a dimagrire veramente?”
Ecco, in questo articolo ti spiego perchè è così difficile cambiare le abitudini che ci costringono ad un’alimentazione che invece di farci dimagrire seriamente ci fa ingrassare.
Ti spiego anche perchè la maggior parte delle persone sa perfettamente cosa dovrebbe fare ma non ce la fa a mettere in atto le strategie vincenti che le farebbero dimagrire e come mai questo succede.
Ti spiego come passare da essere golosi impenitenti a perfetti disciplinati in pochi semplici passi, o almeno ad iniziare ad esserlo.

Stimoli per dimagrire
Tutti sanno che i buoni propositi, le motivazioni per dimagrire, ci accompagnano spesso all’inizio del nuovo anno o dopo un periodo di eccessi.
Quando decidiamo di metterci in riga, i buoni propositi sono molto forti all’inizio ma dopo poco svaniscono nell’etere.
Quasi in sordina, giorno dopo giorno, perdiamo il collegamento con questi buoni propositi e ci ritroviamo dopo qualche settimana a fare esattamente come facevamo prima di aver deciso di metterci a dieta o di cambiare l’alimentazione o di andare in palestra.
Ci ritroviamo a fare quello che facevamo prima e la vita è rimasta la stessa, non è cambiato nulla.
Da qui un senso di frustrazione e di impotenza.
Frustrazione e impotenza
Perchè succede questo?
Perchè ci sono delle difficoltà oggettive nella nostra vita quotidiana che remano contro i nostri buoni propositi.
Per quanta forza di volontà, per quanta motivazione e per quanto desiderio di cambiare e di raggiungere un peso ideale abbiamo, questi eventi quotidiani remano contro i nostri propositi.
E’ quindi veramente difficile motivarsi per dimagrire, cambiare le abitudini poco funzionali che ci tengono sempre nella stessa situazione.
Nel contempo, quando noi non riusciamo a mettere in atto questi propositi cominciamo subito a giudicarci:
“non ce la fai”
“sei sempre la solita, hai fallito di nuovo”
“tutti lo dicono che non ce la farai a riuscire a dimagrire e in effetti è così, perchè non riesci a stare a dieta”
“non riesci a resistere agli sgarri. Hai poca forza di volontà”.
Un continuo martellamento quotidiano che genera uno stato di stress e di allerta nel nostro organismo, uno stato di impotenza che sicuramente non è funzionale al raggiungimento di questi obiettivi e a mantenere la motivazione alla dieta.

Forza di volontà per dimagrire e disciplina.
Siamo in una continua lotta con la nostra forza di volontà e la disciplina.
Cos’è la forza di volontà?
E’ la nostra capacità di resistere a una tentazione, la nostra capacità di resistere ad un qualcosa che vorremmo fare ma magari che ci fa male o ci fa ingrassare.
E’ la nostra capacità di fare qualcosa, come mettersi a dieta, che non ci fa tanto piacere, per un bene superiore.
Fare un piccolo sacrificio nell’andare a fare una passeggiata e a camminare per un bene superiore che è quello, appunto, del dimagrimento.
Quindi questa è la forza di volontà.
È la capacità di dire di no quando c’è una tentazione, quando veniamo provocati da amici e parenti con le frasi tipiche che ci sentiamo ripetere spesso:
“La dieta falla un’altra volta”
“mangia questo che cosa ti farà mai?”
“oggi non ci pensare, poi lo farai”.
Oppure quando un familiare ci mette nel piatto qualcosa che non vorremmo più mangiare, atteggiamento che comunque è difficile da contenere soprattutto se dentro di noi non è ben radicata la volontà, la voglia di dimagrire e la motivazione di resistere.

Che cos’è la disciplina?
E’ il mantenersi dritti sulla rotta, ovvero il mantenersi strutturati nell’obiettivo che ci siamo prefissati.
Questi aspetti, la forza di volontà e la disciplina, sono il carburante della nostra capacità di fare delle scelte che ci portino nella giusta direzione nel mantenere i nostri obiettivi.
Quando non riusciamo a mantenere forza di volontà e disciplina belli saldi e cediamo magari ad un piccolo sgarro, ci dimentichiamo di fare uno spuntino o non ce la facciamo proprio a farlo per un imprevisto, subito arriva il giudizio:
“non ce l’hai fatta”
“ecco stai rovinando tutto”
“hai rovinato tutto!Almeno mangia, così ti consoli”.
E’ un atteggiamento “tutto o nulla” attraverso il quale una piccola variante dal nostro obiettivo, dal nostro piano che ci siamo prefissati, ci fa ricadere nel baratro.
Questo è un po’ il motivo per cui i buoni propositi svaniscono nel nulla.
Quel cedere a quel piccolo sgarro, a quella cena in più, a quella cosa che nella nostra mente non avremmo dovuto fare, ci fa sentire frustrati, perchè ci sentiamo inadeguati, perchè pensiamo di non avere abbastanza forza di volontà e disciplina, di non aver fatto le cose in maniera perfetta.
Quella sensazione è una sensazione di frustrazione, con la quale non sappiamo convivere.

Non sappiamo convivere con la frustrazione.
Nel mondo di oggi non riusciamo a convivere con il sentimento della frustrazione e non riusciamo ad accettarlo, finendo per avere un atteggiamento tutto o nulla.
“Se hai sbagliato e hai fatto un piccolo errore hai fallito”
“Hai fallito nel tuo obiettivo e quindi, almeno, mangia almeno ti consoli”.
Invece no! Dobbiamo lavorare proprio li, su quella piccola frustrazione.
Tutti si focalizzano sulla forza di volontà, ma non sta tutto li, perchè il cervello lavora al risparmio.
Se io ho davanti a me una serie di scelte da compiere per l’alimentazione sana e queste scelte prevedono un cambio di abitudini, il cervello, quando siamo affaticati, come dopo un’intensa giornata di lavoro o se abbiamo degli stress familiari e personali, evita di scegliere, evita di decidere, procrastina, rimanda.
Quando non ce la fa proprio più alla fine ritorna su una scelta facile, quella che è basata su un’abitudine già consolidata, che è quella vecchia abitudine che era quella disfunzionale che ci ha portato al sovrappeso.
Quindi noi dobbiamo diventare consapevoli di questo, è il nostro cervello, non siamo “noi”.
Non dobbiamo identificarci con la forza di volontà ma è il nostro cervello che lavora in una certa maniera, che ci ripropone gli schemi mentali di azione che ci fanno ricadere nelle vecchie abitudini.
Se noi diventiamo consapevoli di questo, allora abbiamo un piccolo spazio per cambiare quelle abitudini, per poterci rendere conto di quel che sta succedendo in quel momento e di poterlo cambiare finalmente.
Questo tramite una serie di azioni che ovviamente poi dobbiamo strutturare.
Questo succede ancora di più quando arriviamo a fine serata, quando durante la giornata abbiamo già dovuto compiere una serie di scelte.

Compiere scelte va ad affaticare il nostro sistemo decisionale.
E’ stato fatto un esperimento negli Stati Uniti, su un migliaio di giudici che dovevano emanare delle sentenze di libertà condizionale per detenuti che avevano compiuto crimini di vario grado.
Si è visto che indipendentemente dal reato, i casi che venivano valutati nella prima mattinata, dopo la pausa di metà mattinata e dopo la pausa di metà pomeriggio, avevano il 65% di probabilità di ottenere la libertà condizionale.
Quei casi che invece venivano valutati prima di pranzo, quindi in tarda mattinata e nel tardo pomeriggio avevano lo 0% di probabilità di ottenere tale libertà.
Cosa si è visto quindi?
Si è visto che la capacità decisionale subisce un affaticamento e quindi, quando è troppo affaticata, non c’è la stessa lucidità nel prendere una decisione.
Questo succede anche a noi durante la giornata.
Quando arriviamo alla sera che abbiamo già dovuto compiere una serie di scelte soffriamo di una sorta di affaticamento decisionale, e infatti è molto più facile sgarrare alla sera rispetto che alla mattina.
Quante volte mi sento dire:
“Dottoressa io alla mattina vado benissimo, quasi non mi viene voglia neppure di fare lo spuntino. Poi quando arrivo a metà pomeriggio e dopo cena, apriti cielo, una fame tremenda e io devo per forza mangiare qualcosa e soprattutto qualcosa di dolce”.
Questo è legato con l’affatticamento decisionale e lo stress accumulati durante la giornata.
Quindi, in soldoni, ora abbiamo capito un po’ come funziona il nostro cervello.
Questo può essere un aiuto comportamentale per dimagrire.

Come si fa a mantenere i buoni propositi?
Abbiamo visto come succede che i ritmi di vita e il modo schematico in cui funziona il nostro cervello sabotano in un certo senso i nostri buoni propositi.
Quindi, come riuscire a dimagrire?
Per mantenere i buoni propositi si possono compiere delle azioni.
Innanzitutto, si può iniziare a diminuire la fatica decisionale.
Cosa significa?
Concentriamoci sulle scelte che non possiamo assolutamente rimandare nell’arco della giornata e deleghiamo le altre piccole scelte a qualcun altro o cerchiamo di instaurare delle routine.
Per esempio, la routine mattutina e la routine serale. Sono serie di azioni da compiere, che sono sempre le stesse, in modo da non dover scegliere ogni giorno cose diverse.
Per esempio posso decidere i vestiti da mettere alla sera cosi non dovrò sceglierli al mattino.
Lo stesso vale per cosa comprare al supermercato. Potrò quindi orientarmi sempre sugli stessi prodotti così da non dover sempre guardare tutti gli scaffali e i singoli prodotti.
Cercare di instaurare delle routine farà risparmiare il nostro potenziale decisionale.

Bisogna concentrarci su cambiamenti piccoli.
Quando vogliamo cambiare le nostre abitudini alimentari, quando vogliamo cambiare il nostro stile di vita, iscrivendoci in palestra e iniziando a fare attività fisica, non possiamo di punto in bianco stravolgere la nostra dieta e dire:
“va bene da oggi vado 4 giorni alla settimana in palestra, tassativamente”.
No.
Cerca di porti un obiettivo più piccolo, iniziando a fare una passeggiata di 30 minuti una volta alla settimana.
Poi quando avrai consolidato questa abitudine, quando finalmente diventerà tua e non ne potrai quasi più fare a meno perchè è diventato un piacere, allora li inserirai un nuovo cambiamento.
E quando decidi di inserire un nuovo cambiamento ripetilo, ripetilo e ripetilo ancora.
La pratica rende perfetti, nell’apprendere questa nuova abitudine.
E in quella perfezione che non è una perfezione mentale o forzata ma è diventata quasi un bisogno, un piacere, sta appunto il trucco per renderla un’abitudine positiva, un’abitudine consolidata.
Solo quando è consolidata inserisci un nuovo obiettivo.
Questi sono pochissimi consigli per cambiare la nostra routine e per mantenere alta la nostra motivazione.
Ricordati che la motivazione e la disciplina, non sono caratteristiche intrinseche con cui nasciamo e con le quali moriremo!
Se siamo persone con poca forza di volontà e poca disciplina non abbiamo speranza?
No!
Forza di volontà e disciplina sono come muscoli che possono essere allenati, quindi dacci dentro, mi raccomando, perché è veramente possibile cambiare radicalmente queste caratteristiche.
Ti saluto e ti aspetto al prossimo articolo.
A presto
Sonia Congia